Come imparare le lingue con la Realtà Virtuale
Anche se l’Intelligenza artificiale sta facendo passi più che da gigante nella prospettiva di creazione di nuove modalità di apprendimento, il Metaverso, e quindi la realtà virtuale, resta comunque una dimensione esperienziale senza possibilità di paragoni. L’apprendimento di una nuova lingua è un processo da sempre affascinante, anche se resta un impegno comunque da mettere in conto. Che si tratti di organizzare sessioni online o in presenza, un corso di lingue resta sempre una procedura con tempistiche che guardano al lungo raggio d’azione.
Coinvolgimento e apprendimento in VR
Questo vale sia per la docenza che per l’apprendimento in sé. Nello specifico, i corsi di inglese tradizionali possono risultare a volte (ma dipende anche dalla qualità dei docenti) noiosi e purtroppo inefficaci. Lo sappiamo tutti. Questo può spingere molti studenti (di varie fasce d’età) a rinunciare prima ancora di raggiungere un livello di competenza soddisfacente. Per fortuna, il mondo si evolve e grazie alla tecnologia emergente dei visori di realtà virtuale (VR), è ora possibile trasformare l’apprendimento linguistico in un’esperienza davvero coinvolgente e soprattutto unica. Partiamo allora dalle basi. Come si sviluppa e si crea un corso di apprendimento di una lingua straniera (in questo caso l’inglese) completamente ambientato in uno spazio immersivo?
Sappiamo molto bene (soprattutto per i costi) quanto l’apprendimento di una lingua straniera tradizionalmente coinvolga una marea di libri di testo, lezioni in aula ed esercizi scritti. Ma mentre questi metodi hanno dimostrato di essere efficaci per molti partecipanti, possono risultare invece faticosi per molti altri. La realtà virtuale rappresenta allora una nuova frontiera nell’educazione linguistica, offrendo un’alternativa completamente diversa e soprattutto innovativa.
La caratteristica di un device di realtà virtuale è quella di consentire agli studenti di potersi immergere completamente nella lingua target di riferimento. Gli ambienti virtuali allora, verranno progettati per poter simulare situazioni reali in cui l’inglese è la lingua predominante. Chi decide di fare un corso in VR di lingue è dunque bene che sappia che esiste da subito, dal primo istante, la possibilità di interagire con personaggi virtuali e situazioni quotidiane, migliorando in pochissimo tempo la comprensione orale e la successiva capacità di conversazione.
L’apprendimento tramite esperienze immersive è spesso più efficace rispetto all’apprendimento passivo. Con i visori, gli allievi possono partecipare attivamente a scenari realistici, nei quali vengono riprodotte le tante situazioni di quotidianità che ritroverebbero in un Paese straniero, dopo aver fatto un viaggio.
Cosa davvero importante è poi la personalizzazione di questa esperienza. I corsi di inglese con visori di realtà virtuale possono essere tarati, nel vero senso della parola, sulle esigenze individuali degli studenti. Gli elementi ludici dei corsi immersivi, come giochi e sfide, possono poi fare da corollario, mantenendo alti motivazione e coinvolgimento.
Conclusioni
Un corso di inglese basato sulla tecnologia virtuale può quindi fare la differenza rispetto ai corsi tradizionali. I risultati e l’efficacia nell’apprendimento sono poi registrabili su di una linea a lungo termine, e tutto questo non fa che preparare le persone ad un futuro globale sempre più connesso.